LIBRERIA RINASCITA, Ascoli Piceno - ISTITUZIONI DI ARLECCHINO (LE) di PASQUINO GIANFRANCO

Prodotto scheda

ISTITUZIONI DI ARLECCHINO (LE) di PASQUINO GIANFRANCO

Non definito - POLITICA

ISTITUZIONI DI ARLECCHINO (LE)

Sommario CAPITOLO I - Riforme e errori di tutti i colori CAPITOLO II - L'alternanza, ovvero la condizione per migliorare la qualità della democrazia CAPITOLO III - Elogio dei ribaltoni CAPITOLO IV - L’opportunismo istituzionale CAPITOLO V - Le primarie per riformare partiti e politica CAPITOLO VI - Come fare le primarie CAPITOLO VII - La confusione federalista CAPITOLO VIII - Il bicameralismo imperfetto CAPITOLO IX - Dal premierato forte al semipresidenzialismo debole CAPITOLO X - Una transizione da spacchettare e ridisegnare CAPITOLO XI - Riprendiamoci lo scettro delle riforme costituzionali CAPITOLO XII - Legge elettorale: oscuri desideri, proficue soluzioniLe riforme infinite. Sono almeno trent’anni che in Italia si parla di riforme. Per lo più non vengono fatte oppure, come la riforma elettorale e il presunto federalismo, vengono fatte e rifatte, qualche volta peggiorate, dunque, ancora da rifare. Per questa ragione, le riformette all’italiana sono al tempo stesso “non finite” e destinate a controversie che durano nel tempo. Qualche volta è anche giusto chiedersi perché fare le riforme. Ad esempio, appare molto curioso che si voglia riformare il bicameralismo italiano se lo si definisce, ovviamente sbagliando, “perfetto”. Oppure che si pensi che il federalismo possa nascere attraverso qualche graziosa concessione del potere politico dall’alto a regioni spesso incapaci di autogovernarsi. In questo libro, Gianfranco Pasquino analizza le riforme elettorali e istituzionali fatte, malfatte e non fatte. Spiega, sempre con opportuni riferimenti comparati alle esperienze e alle istituzioni delle altre democrazie occidentali, che cosa non funziona nel sistema politico italiano e come e perché sarebbe effettivamente possibile migliorare le regole della politica e aumentare la qualità della nostra democrazia. Ad esempio, se il semi-presidenzialismo della Quinta Repubblica francese accompagnato da un sistema elettorale maggioritario a doppio turno ha fatto fare un enorme salto di qualità ad una situazione, quella parlamentare della Quarta Repubblica, che era, quanto a istituzioni e sistema dei partiti, la più simile al nostro sistema istituzionale e partitico, perché rifiutare quella soluzione che sappiamo essere certamente valida? Naturalmente, fintantoché i dirigenti dei partiti e i politici ragionano in termini di vantaggi personali e non con riferimento al sistema politico nel suo complesso, nessuna riforma efficace sarà possibile. Tutte le eventuali riforme verranno poi comunque travolte da maggioranze contrapposte. E, in special modo le riforme elettorali, come tutti hanno avuto modo di constatare, saranno pasticciate, partigiane e addirittura controproducenti. Cittadini interessati e meglio informati, anche grazie a libri come questo, potranno esercitare con cognizione di causa il potere politico di loro spettanza per ottenere le riforme che servono, che sono molte e che sono anche fattibili.Gianfranco Pasquino, torinese, laureatosi in Scienza pol

di PASQUINO GIANFRANCO

SCRIPTAWEB , 2009

€ 28,00

Articolo non disponibile.
Per informazioni scrivere una mail a libreria@rinascita.it

Anno di pubblicazione
2009
Pagine
304 p.
Codice ISBN
9788889543115

Quarta di copertina non disponibile

Titolo

ISTITUZIONI DI ARLECCHINO (LE)

Sottotitolo

Sommario CAPITOLO I - Riforme e errori di tutti i colori CAPITOLO II - L'alternanza, ovvero la condizione per migliorare la qualità della democrazia CAPITOLO III - Elogio dei ribaltoni CAPITOLO IV - L’opportunismo istituzionale CAPITOLO V - Le primarie per riformare partiti e politica CAPITOLO VI - Come fare le primarie CAPITOLO VII - La confusione federalista CAPITOLO VIII - Il bicameralismo imperfetto CAPITOLO IX - Dal premierato forte al semipresidenzialismo debole CAPITOLO X - Una transizione da spacchettare e ridisegnare CAPITOLO XI - Riprendiamoci lo scettro delle riforme costituzionali CAPITOLO XII - Legge elettorale: oscuri desideri, proficue soluzioniLe riforme infinite. Sono almeno trent’anni che in Italia si parla di riforme. Per lo più non vengono fatte oppure, come la riforma elettorale e il presunto federalismo, vengono fatte e rifatte, qualche volta peggiorate, dunque, ancora da rifare. Per questa ragione, le riformette all’italiana sono al tempo stesso “non finite” e destinate a controversie che durano nel tempo. Qualche volta è anche giusto chiedersi perché fare le riforme. Ad esempio, appare molto curioso che si voglia riformare il bicameralismo italiano se lo si definisce, ovviamente sbagliando, “perfetto”. Oppure che si pensi che il federalismo possa nascere attraverso qualche graziosa concessione del potere politico dall’alto a regioni spesso incapaci di autogovernarsi. In questo libro, Gianfranco Pasquino analizza le riforme elettorali e istituzionali fatte, malfatte e non fatte. Spiega, sempre con opportuni riferimenti comparati alle esperienze e alle istituzioni delle altre democrazie occidentali, che cosa non funziona nel sistema politico italiano e come e perché sarebbe effettivamente possibile migliorare le regole della politica e aumentare la qualità della nostra democrazia. Ad esempio, se il semi-presidenzialismo della Quinta Repubblica francese accompagnato da un sistema elettorale maggioritario a doppio turno ha fatto fare un enorme salto di qualità ad una situazione, quella parlamentare della Quarta Repubblica, che era, quanto a istituzioni e sistema dei partiti, la più simile al nostro sistema istituzionale e partitico, perché rifiutare quella soluzione che sappiamo essere certamente valida? Naturalmente, fintantoché i dirigenti dei partiti e i politici ragionano in termini di vantaggi personali e non con riferimento al sistema politico nel suo complesso, nessuna riforma efficace sarà possibile. Tutte le eventuali riforme verranno poi comunque travolte da maggioranze contrapposte. E, in special modo le riforme elettorali, come tutti hanno avuto modo di constatare, saranno pasticciate, partigiane e addirittura controproducenti. Cittadini interessati e meglio informati, anche grazie a libri come questo, potranno esercitare con cognizione di causa il potere politico di loro spettanza per ottenere le riforme che servono, che sono molte e che sono anche fattibili.Gianfranco Pasquino, torinese, laureatosi in Scienza pol

Autore

PASQUINO GIANFRANCO

Editore

SCRIPTAWEB

Macrosettore

Non definito

Settore

POLITICA

di pubblicazione

2009

ISBN

9788889543115

Pagine

304 p.

Volumi

1